La famiglia Alois, giunta ai primi del Cinquecento dalla Francia a Caserta, si è dedicata per oltre un secolo alla produzione di preziose sete nei reali opifici borbonici di San Leucio, poco distanti dalla Reggia di Caserta. L’attività vitivinicola risale agli inizi degli anni ’90, quando Michele Alois, con estrema lungimiranza, decide di partecipare al programma di ricerca di alcuni degli antichi ceppi pre-fillossera coltivati dai Romani e poi dai Borbone nella “Reale Vigna entaglio”, come il Casavecchia, il Pallagrello Bianco e il Pallagrello Pontelatone – CE Nero, a cui si affiancano la Falanghina e l’Aglianico.